L'altra mattina, il tizio di un call-center l'ha chiamato "sig. De Relitti", ma lui preferisce De Relitti e basta. Purché si scriva staccato.
De Relitti è una specie di cantautore italiano, con tutti i rischi che ne conseguono. Autodidatta recidivo, polistrumentista indisciplinato e arrangiatore machiavellico, De Relitti suona, registra e produce tutti i suoi brani come fossero un personalissimo fatto di altri; fatto di un immaginario retro-futurista dai fortissimi echi degli anni settanta, presenta "Ahahah", il suo primo disco.
In uscita per Pioggia Rossa Dischi e prodotto in strettissima collaborazione con DrLanda & MrKite al Blue Moon Recording Studio di Firenze, "Ahahah" è una miscela particolarmente fortunata -e in lingua italiana- di beat anni '60 e city pop, con incursioni di psichedelia e new romantic.