Batterie esplosive, bassi distorti e un muro di chitarre fanno da sfondo alle melodie su cui ballano testi introspettivi e riflessioni della vita di un non-più-adolescente. Questo è Cappie, pseudonimo con cui Mauro Cappabianca alza la mano e prende parola: le sonorità pop-punk di matrice californiana degli anni 90 incontrano la lingua italiana, passando per il grunge, per il pop, per l’emo, per tutto ciò che, a modo proprio, possa dare una voce alla rabbia e alla frustrazione che da dentro gridano “Io sono ancora qui”. Principali influenze sono Green Day, Foo Fighters e Blink-182 in ambito internazionale, Verdena e Fast Animals and Slow Kids sulla scena nazionale.
Il progetto nasce a gennaio 2020. Ad accompagnare Mauro nella formazione live, troviamo Beppe Scarangelli al basso e Luca Di Gioia alla batteria. Il trio ha alle spalle due EP (con una precedente formazione) e sono presenti ormai da dieci anni nella scena alternativa di Bari, contando più di 50 concerti. In uscita a febbraio l’EP Brainstorm, totalmente autoprodotto dalla band e distribuito digitalmente da Gotham Dischi.