Babele è Valerio Pettinato, siciliano trapiantato a Milano, appena ventiquattrenne. Un’infanzia immersa nella musica e la curiosità verso qualsiasi tipo di creatività l’hanno portato a trovare la scrittura come canale di sfogo e mezzo di espressione.
Il nome d’arte è estetica della confusione. Le mille lingue parlate sulla Torre sono le influenze che muovono e definiscono la sua scrittura. I suoi brani sono fotografie di organi perché imparare a conoscere cosa abbiamo dentro è il primo passo per liberarci da ogni costrizione e soppressione.