I Capabrò decidono di esistere nell'aprile 2014 e si sviluppano con la ferma convinzione che nulla si crea, nulla si distrugge, ad eccezione delle cellule neuronali di chi assiste a un loro show. La volontà di fare le cose in maniera seria, ma mai seriosa, è intento dichiarato della band.
I loro concerti sono un concentrato di sketch, balletti più o meno coordinati, monologhi grotteschi, scambi di battute con il pubblico, gag tragi-comiche e quant’altro.
Collezionano più di trecento concerti, calcando palchi di tutte le dimensioni e vincendo numerosi contest per band emergenti (uno su tutti, l'edizione 2016 di Rock Targato Italia).
Roberto Bonfanti (artista e scrittore) dice di loro: "Marcette sghembe, filastrocche surreali, valzer istrionici e canzoni trascinanti stracolme di ironia e condite da intermezzi teatrali sono la formula scelta dal trio anconetano per provare a raccontare la propria visione del mondo in modo giocoso e irriverente. Servono talento e intelligenza per raccontare la realtà e gli uomini con un sorriso: i Capabrò, senza prendersi troppo sul serio, ci riescono in modo genuino con un gioco di richiami musicali e teatrali divertente e sinceramente divertito."
Nel Marzo 2018 esce l'album “Musicanormale” per Labella Dischi, da cui vengono pubblicati tre singoli: “Maria Antonietta”, “Viva La Revolucion” ed “E balla!” a cui segue il Musicanormale Tour (circa 60 date da Marzo 2018 a Febbraio 2019).
Stanno attualmente lavorando alla produzione del secondo album in studio.
Hanno avuto, inoltre, l'onore ed onere di dividere il palco con nomi rilevanti del panorama musicale italiano, come:
"Rita Pavone", "Simone Cristicchi", "Irene Grandi", “Peppino Di Capri”, "Tre Allegri Ragazzi Morti", “Piotta”, “Bandabardò”, “Meganoidi”, “Tricarico”, ''Eiffel 65'', "Nobraino", “Bugo”, "KuTso ", “Finley”, "Area 765" (ex "Ratti della Sabina"), “Matrioska”, "Cecco & Cipo" (Xfactor), "Ruggero de I Timidi", “Eugenio in Via di Gioia”, "Selton" e "Gazebo Penguins".