Scrivere la mia biografia artistica mi fa sentire esposto e vulnerabile, come se stessi dicendo al mondo intero di guardarmi. Da quando ero bambino ho coltivato la passione per le parole e i linguaggi, cantando canzoni Disney insieme ai miei personaggi preferiti. Durante le scuole medie, mi sono unito a un progetto teatrale e musicale che mi ha permesso di esibirmi sul palco per la prima volta, cantando le canzoni "Io vagabondo" dei Nomadi e "I vecchi" di Claudio Baglioni. Da quel momento, ho partecipato a saggi e concorsi musicali, sperimentando con la scrittura di testi su basi scaricate da YouTube. Questo bisogno di esprimermi attraverso la musica è cresciuto sempre di più, e ho iniziato a scrivere testi in inglese al pianoforte, nascondendo le mie fragilità ai miei ascoltatori.
In quel periodo, la musica di Damien Rice mi ha ispirato profondamente. Ho trascorso due settimane a Minneapolis per registrare il mio primo EP, poi ho deciso di trasferirmi a Londra per quattro anni, dove ho continuato a fare musica, esibendomi in strada, in studio e nei locali. Nonostante la mia passione per la musica non sia mai diminuita, sentivo che il mio bisogno di esprimermi non era ancora soddisfatto. Ho deciso di esplorare la musica cantautorale italiana, da artisti come Cocciante, Concato, De André e Battiato.
Ora, quasi quattro anni dopo il mio ritorno da Londra, sto finalmente osando scrivere in italiano e creare la mia musica d'autore. Forse è perché sono pronto a mostrare la mia vulnerabilità al mondo, o forse è perché sento l'urgenza di esprimere tutto ciò che un artista deve dire. Con la mia musica, spero di ispirare almeno una persona a guardarsi negli occhi e dire "tu meriti". Spero che la mia musica possa essere uno scudo per qualcuno, proprio come lo è stata per me la musica di Damien Rice.